Ci sono giorni in cui tutto sembra ruotare attorno ad un pensiero che va e torna e gira e per un attimo si posa e poi si arrampica, cerca spazio allargandosi fino a quando non ha riempito la brocca.
Solo così poi, debordando e straripando è disposto a lasciarti per andare a bagnare qualche altro dubbioso.
In questi giorni di libertà in cui mi crogiolo davanti alla TV cercando film improbabili e bivaccando circondata da giornali e i libri che non ho avuto tempo di leggere durante l'inverno, il pensiero ricorrente è ciò che ci fa sentire vivi.
O meglio, ciò per cui vale la pena di vivere…
Mi sono imbattuta in un film visionario e bellissimo di cui potrei scrivere per ore tanto mi ha meravigliato e preso e… .
Love strories.
Film polacco del 1977 di un certo Jerzy Sthur, per me sconosciuto, ma è stato candidato anche all'Oscar come miglior film straniero, e se lo sarebbe meritato. La trama è semplice, ma è la metafora della coscienza umana che è meravigliosa.
I personaggi vestono la divisa del ruolo nella società, un militare , un professore, un prete, e… un delinquente. Si ritrovano ad un certo punto della loro vita ad effettuare una scelta d'amore.
In un palazzo che rappresenta il luogo della coscienza, un burocrate (simpatico) scrive e archivia, le idee e le scelte, dei convenuti, quindi un incaricato porta gli uomini nuovamente nel cortile, liberi di riprendere la vita, o nei sotterranei se questi dimostrano di….. non essere in grado di scegliere diversamente dalle convenienze….
Tutti, quando vengono accompagnati la sotto chiedono " Ma sono alla fine…. della vita?"
La risposta è: "Perchè la chiami vita questa?"
In tutte e quattro le storie, ci sono madri incombenti e invadenti di uomini deboli e fragili che non sanno scegliere, e donne fragili e deboli che invece arrivano da lontano, impreviste e innammorate, a turbare la quotidianità di questi uomini.
Ecco. Il pensiero è questo.
Cosa vuol dire vivere davvero?Cos'è che da valore a ciò che siamo?
E cosa ci fa scegliere di non amare? (il contrario di amore per me è sempre stato egoismo)
C'è una frase bellissima nel film che dice che la paura e il senso di colpa sono stati inventati per salvarci la vita…