Archive for settembre 2013

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Milena

13 settembre 2013

 

 

 

 

In questi giorni mi sono resa conto che la politica nella vita umana è altrettanto importante quanto l’amore. Essa penetra sotto la pelle, si appiccica al corpo come una camicia troppo stretta e si annida nel cuore come i sentimenti più intimi. […] Finche individui  completamente apolitici non considereranno “la politica”, ossia ciò che accade, non meno importante per se stessi delle faccende private, la grande massa si lascerà trascinare indifferente dagli avvenimenti, senza tener presente che questi avanzeranno nel loro appartamento e prenderanno posto alla stessa tavola davanti alla zuppiera che viene riempita a mezzogiorno.

Milena Jesenskà 1896-1944

da Le Imperdonabili di Laura Bollea Ed. Mimesis

 

I see you more clearly, the movements of your body, your hands, so quick, so determined, it’s almost a meeting, although when I try to raise my eyes to your face, what breaks into the flow of the letter…is fire and I see nothing but fire.
(from a letter by Franz Kafka to Milena Jesenská)

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9 settembre 2013

E’ un mese che non scrivo in questo spazio. Il tempo se n’è scivolato via. Liquido. Occupando gli spazi con gli amici, sorelle, figlie, mariti, medici, e ora di nuovo riunioni e progetti. Mi scappa via tra le mani ‘sto tempo.

Forse perchè sono serena e tranquilla? Forse perchè non c’è nessun dolore, nessuna passione, ne desiderio che…? Scorre indifferente e limpido come un grande fiume.

Non mi fa nessun effetto nemmeno tutto il circo del “il Governo cade” “Non accettiamo ricatti” etc. etc. Nè i ragazzini deputati sui tetti,  invece che essere istituzione. Nè le cazzate di Grillo e il Porcellum, e Cernobbio che ascolta Casaleggio. Imu, Tares, Tasse e Decreti Legge. Qualche brivido quando Renzi accenna alla speranza, o Barca mi riporta alla ragione. Ma tutto è già visto, già detto.

Tremo solo quando mi fanno vedere la guerra in Siria e Putin e Obama si stringono la mano ma non si guardano in faccia. E mi chiedo dov’erano tutte queste anime belle che non vogliono la guerra, nè che Obama faccia il poliziotto del mondo, dov’erano quando Blair e Bush decidevano di bombardare l’Iraq, con la farsa di PowellI, con la boccetta di antrace all’Onu. Muoiono a centinaia di migliaia e il mondo gira la testa dall’altra parte. Fatti loro.

Corsi e ricorsi storici. E tutto si ripete. Dopo la rivoluzione del popolo, i borghesi si spaventano e si alleano con i reazionari, perchè “si stava meglio quando si stava peggio”. E’ successo dopo la rivoluzione del 1789, del 1848, e si è ripetuto nel tempo fino ad arrivare in Tunisia, in Libia, in Egitto e succederà anche in Siria. A riprova che l’uomo non impara dagli errori altrui. Ci deve sbattere il muso.

Insomma è ritornato l’autunno. Ieri era già buio e l’orologio diceva che era ancora presto per apparecchiare la tavola.

Si mettono via gli asciugamani da spiaggia, (solo uno per gli ultimi bagni), si vendemmia, si ricomincia a scuola.

E Berlusconi ancora occupa le prime pagine.  

 

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