Dopo aver terminato “Il Corpo Umano” di Paolo Giordano, in questi giorni mi sto appassionando alla “Storia di un corpo” di Pennac.
E’ un caso che due libri in classifica abbiano un titolo e un contenuto che riguarda il corpo. Questo involucro contenente organi e tubi, valvole e contenitori. E’ un caso che io li abbia scelti..
O forse no. (La mia amica psicanalista sarebbe contenta del mio lapsus merceologico).
Perchè in questo mondo immaginifico e immaginario, ciò che appare è più importante del sottostante contenuto. E quindi libri che parlano di corpi… e del risvolto del dentro contro il fuori e viceversa, mentre si cerca di ricostruire una dignità umana persa tra McDonald’s e palestre… (va di moda zumba ora eh?! sapevatelo).
Noi donne lo sappiamo bene questo ossimoro tra il dentro e il fuori, che ci allarghiamo e stringiamo a fisarmonica a seconda dello stilista di turno. Ci depiliamo, incremiamo, trucchiamo, lisciamo il nostro corpo perchè abbiamo constatato che il nostro corpo è talmentefondamentale, che lo possiamo usare come arma.
Con conseguenze terribili se portate all’estremizzazione:il nostro corpo usato come arma, viene colpito, oltraggiato, torturato, usato, perchè considerato pericoloso, quasi che non fosse un contenitore.
Insomma noi c’eravamo arrivate prima. Dai tempi dei tempi. Dai primi fiori nei capelli colti appena fuori dalla caverna, in attesa del cacciatore stanco.
Poi anche gli uomini scoprirono (quando? Vent’anni fa?) che la spider non era più una garanzia di successo ma ci voleva anche un corpo, curato, incremato, ostentato, tatuato… Perchè anche le donne erano passate al dare ‘importanza più al contenente del contenuto.
Le conseguenze ultime sono in queste due foto. Fabrizio Corona, l’uomo arrogante e prepotente, che pensava di vivere dell’immagine falsa e falsata del suo corpo L’uomo che voleva questa foto che ostenta corpo e magnum, pensando di essere felice…
L’uomo delle donne belle, dei ricatti ai potenti, il Robin Hood dei paparazzi, scappa verso l’oceano su una cinquecento Fiat e finisce per essere arrestato, perchè è talmente stupido da non sapere di essere tracciato dal tomtom, ma ci tiene a dire che non ha versato nemmeno una lacrima. Pretende che nessuno lo dica per non perdere l’immagine eroica. Un carabineros dira che piangeva disperato…
In una intervista Belen aveva chiarito perchè lo aveva lasciato: era paranoico… Non lo sopportavo più
Pietra tombale su un corpo che conteneva solo tristi paure. (Forse traumi provocati dai ricordi di notti passate con Lele Mora, chissà…)
L’arrogante corpo di un uomo che voleva vivere fuori dalla realtà, dalla verità, ha fatto i conti con la severità della vita vera.
Chissà se riuscirà ad accettarla la vita vera. Se diventerà un uomo fatto anche di pensieri, sentimenti, ricordi, oltre che di involucro e materia interna. Chissà.
A margine:
non capisco i media che ci hanno montato sopra una storia da ricercato inernazionale, da thriller … penosamente penso che non è da mezzi di comunicazione dignitosi. Da giornali e giornalisti con questo nome.
La risposta del direttore al redattore che lo informava: “Corona è fuggito dopo la sentenza…”
sarebbe dovuta essere:
“…e sti cazzi?!”