I TRE TEMPI
21 febbraio 2009Riporto una riflessione effettuata in un articolo di Marco Rovelli pubblicata sul mio quotidiano a proposito di facebook.
Una citazione di Mariasole Ariot (che non so chi sia, ma ormai sono convinta della mia ignoranza) dice che facebook è un “Valzer a tre tempi” : nel primo (tempo) si accetta, nel secondo si chiede accoglienza, nel terzo ci si guarda bene dal non farsi rifiutare. Da nessuno…
La stessa Mariasole (che scrive queste cose su facebook) traccia un paragone tra il blog e facebook: “il blog è manifestazione, facebook è esibizione narcisistica”.
Nel senso che facebook è seduzione. Cioè non bisogna scontentare nessuno, bisogna farsi accettare da tutti e a tutti i costi. In un blog uno dice qualcosa che è sottoposto al giudizio di tutti, e ti può capitare pure di essere attaccato brutalmente (è successo, è successo… mi è successo).
Ora lo ammetto sono una tipa curiosa e non so quanto tempo fa, forse un anno,(non era ancora una moda) sono entrata su facebook e mi sono iscritta…. Quando mi è apparso un elenco di sconosciuti che “potenzialmente” dovevo conoscere, mi sono sentita ridicola. Ma davvero! Ho lasciato il mio nome galleggiare tra gli altri feisbuccari per poco, ho cercato una o due persone che non c’erano, e poi non ci sono più entrata. Quando mia nipotina mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero iscritta a… allora ho capito che dovevo cancellarmi, sparire. Non volevo essere di moda, io odio le mode, quando tutti comprano lo stesso colore di maglia io non la comprerei nemmeno se mi offrissero un guardaroba gratis in omaggio. Credo che facebook sia una vetrina un po’ pornografica, (tutti che si mettono in vetrina come nelle vie a luci rosse) e tutti lì con gli occhi liquidi e la bocca a pesce, a guardare. Anche se credo sia proprio del periodo storico in cui viviamo, con tutto il suo squallore.. Tutti insieme e tutti lì, perchè se non sei lì non sei IN ma sei OUT. Come quando tutti i vippsss si ritrovano insieme in estate a Porto Cervo che c’è un traffico via mare che nemmeno a Roma in via del Corso all’ora di punta, che te lo raccomando! O tutti a Cortina, a litigarsi i parcheggi per la settimana bianca.. E lo chiamano tempo libero. Riposo. Relax. No l’importante è esserci, mostrare, apparire.
Occhei sarò fuori moda, ma come si spiega che tutti coloro che sono nella mia rubrica hanno dichiarato di non amare facebook? (Dichiarazione successiva alla registrazione tra i miei preferiti).
Sono sicura che quando sto strumento di “smemoratezza” passerà di moda, e quando quelli che mettono a disposizione degli “amici” pure le foto degli acari del materasso si renderanno conto che la loro vita è entrata nel database del GrandeFratello, e si ritroveranno a comprare ettolitri di succo di mirtillo che non hanno mai voluto, saranno sempre più soli, tristi, impauriti e meno liberi.
Colonna sonora Valzer triste di Jean Sibelius
Forse ti ho già scritto che ci sono entrata per prendere in giro i miei figli, guardare le foto di una carissima amica che con il marito hanno chiuso il blog, altri contatti me li ha dati un’amica di blog, in buona parte iscritti a splinder di cui conoscevo solo il nick e oggi ne conosco le generalità Ho rifiutato eccome…frequento poco. Non mi lascio scappare di aderire a resistenza ANPI, lì c’è tutto ciò che resta della mia cultura e del mio credo. Ribadisco che è un mondo caotico, senza considerere che ogni cosa potrà venir sfruttata da un fascistone razzista americano. Ciao WWW i blog e chi non teme di esporsi e scrive ciò che sente. Buona Domenica, carla
di jouy 22 febbraio 2009 at 9:25 amBeh ancora una volta colgo delle belle affinità tra me e te. Anche io entrai in Facebook un anno fa, quando era ancora tutto in inglese e non se lo filava nessuno. L’ho fatto, e ci sono tuttora, perché mi sembra da struzzi tenersi fuori da queste cose, nel senso che prima di criticare bisogna almeno informarsi, vedere l’effetto che fa, da “dentro”. Beh posso assicurarti che non cambierei il blog con Facebook per tutto l’oro di questo mondo e anzi se un ipotetico buco nero telematico inghiottisse il secondo, personalmente la cosa non mi dispiacerebbe. Sui blog si può discutere, si scrive con lentezza, Facebook a me sembra un’ipertrofica chat.
di latendarossa 22 febbraio 2009 at 10:48 amDetto questo…
Allora, posso includerti tra i miei contatti??? 😀
Frà , condivido ogni rigo di questo post. Credo di aver scritto gli stessi pensieri qualche post fa. Paragonavo Fb al Panopticon (struttura carcerararia concentrica in cui tutti vedono tutto). Ma leggendo te, di Cortina ecc., più che il panopticon mi sono venuti in mente i panettoni-film di Boldi e De Sica (grandi cagate che tutti vanno a vedere, perchè che si fa a Natale? si va al cinema…). E’ vero, tra Grandi Fratello, Miss Italia, calcio e Sanremo, gli italiani si stanno instupidendo…sarà per questo che il Berlusca non fa più nemmeno ridere ed essere e sentirsi diversi diventa sempre più difficile…
PS: io al Faccialibro mi sono iscritto, ma senza metterci nome e cognome e senza voler incontrare vecchi compagnucci di scuola…con il mio nick storico posso continuare a cazzeggiarci quanto voglio. Come qui, del resto…:-)
di BaroneAgamennone 22 febbraio 2009 at 11:25 ambarra dai, su faccialibro nn hai messo nome e cognome per nn espori, poi ci hai fatto venire gli amici rl ch volevi tu. nn vedo cosa cambi..
io frà , ho aperto faccialibro oltre un paio di mesi dopo bar. nn mi attirava per nulla l’idea. ma ti dirò. dipende da come lo si prende. lì ho ritrovato tutti, ma dico tutti, i miei vecchi compagni di classe liceo. ho scoperto che mi cercavano da tempo. sai, eravamo una classe molto ma molto unita, legatissimi. vivevamo a Caracas, in Venezuela, italiani all’estero in una scuola italiana. il legame era forte. poi si sa, la vita allontana, separa. chi con l’Università , come me, è tornato a vivere in Italia, chi negli Stati Uniti, chi é rimasto lì.. non tutti si erano persi. ma attraverso alcuni di lor abbiamo ricostruito la rete ed i legami di tutta la nostra classe. confesso, sono felice di aver scoperto grazie a bar ed aver aperto faccialibro. nn mi sento affatto in vetrina, non mi espongo più di tanto (espongo più che altro il mio cane, come qui) 🙂 nn lo vivo ossessivamente, nn lo apro tutti i giorni ne ci passo del tempo (io e bar siamo spesso altrove ormai, ecco perchè siamo poco sui blog). però, vedi, attraverso faccialibro si son ristabiliti i contatti, l’affetto immutato, ci si é scambiati msn, numeri di telefono, racconti. una coppia di compagni, gia legati ai tempi del liceo sta ancora insieme, si sono sposati, hanno figli, hanno aperto un ristorante a Firenze. e almeno una volta l’annocercano di riunire il gruppo trasferitosi in Italia. un mese fa, alcuni compagni che stanno a caracas sono venuti in Italia apposta per ritrovarsi. certo, nel nostro caso é stato uno strumento utile fb. essere italiani all’estero, in età adolescenziale, lega moltissimo. sempre insieme, sempre uniti, sia a scuola che dopo, le gite, i fine settimana caraibici al mare, per anni..
faccialibro é uno strumento. che può essere usato in modo utile ed intelligente, oppure come scrivi tu, diventa una vetrina. ma questo vale nn solo per facebook allora. a me ad esempio terrorizza youtube, ed il modo in cui, da canale mediatico di informazione e musica, sia diventato esposizione di bravate, bullismo, volgarità e stupidità .
di Nuvolavola 22 febbraio 2009 at 2:32 PMmiii, quanto ho scritto :S pardon. mi son lasciata prendere la mano. ma sapete cos’é. è che fb è sato il mezzo per riallacciare vecchie amiczie, e nn solo. una dele più belle sorprese, lì, è stata trovarmi nella posta privata un bellissimo messaggio di una mia vecchia prof del liceo di matematica a cui ero molto legata. nn sapevo fosse iscritta lì. ora vive a Miami. mi ha letta in un commento da un compagno e mi ha scritto. me lo son salvata, quel messaggio. è stato come ricevere una lettera di una persona alla quale ho voluto molto bene. uff scusate, nn dico altro, che mi sto lasciando prendere dall’emossione 🙂
di Nuvolavola 22 febbraio 2009 at 2:38 PMnuv, mi sa che il mio problema con Fb è proprio questo…a me, sinceramente, dei vecchi compagnucci di scuola non mi importa ‘na sega…è già così difficile affrontare il futuro…farmi tornare il passato addosso mi schianterebbe…
NB. probabilmente, queste idee sarebbero diverse se non fosse che, in questo momento, sto vedendo l’ultimo film di Brad Pitt “Il curioso caso di Benjamin Button” (la storia di un bambino che nasce vecchio e ringiovanisce ogni anno che passa).
di BaroneAgamennone 22 febbraio 2009 at 2:49 PMpps: ah, il film è in lingua originale e sottotitolato in italiano…prrr 🙂
di BaroneAgamennone 22 febbraio 2009 at 2:50 PM🙂
di Nuvolavola 22 febbraio 2009 at 2:54 PMCiao, mi cancello da FB stasera, Ciao!
di jouy 23 febbraio 2009 at 9:02 am@jouy che dirti carissima?! Spero non ti sia fatta condizionare dai commenti dei miei amici. La facciadicucco come dice Nuv è sempre uno strumento… meno libero di un blog?
di Fraleforever 23 febbraio 2009 at 6:14 PM@Tend ma siiii includimi :-))
@Bar carissimo che bello rivederti. (Nuv “carissimo” nel senso che costa tanto eheheheh), e sentire le tue sensibilità così vicine alle mie…
@Nuv ma secondo te: se una persona ti è davvero cara, e hai voglia di sapere dove si trova e vuoi riallacciare i rapporti, cioè se è stata importante davvero, non gli scriveresi una mail, anzi prima una lettera… anzi…. non la perderesti mai di vista no?! Cosa hai in comune Nuv con una ragazzina di vent’anni fa, se non i ricordi?
Non credi che anche questo sia uno strumento per rendere tutto “immobile”?
uhm Frà , immobile dici? vedi l’evoluzione, invece (anche l’involuzione, se diventa come espresso da te nel post, che visto sotto quell’ottica condivido). ma ripeto, rimane uno strumento. una lettera dici? si certo. ma nn ti é mai capitato di cambiare città , paese, essere rimasto in contatto e poi.. puff, la lontananza, magari ti sposi, altre frequentazioni, altri interessi, e tutto si perde. io ho cambiato tante di quelle case da allora che nn mi si sta dietro. all’epoca nn esisteva la posta elettronica, non esistevano i cellulari (son vecchiotta) e quindi un po’ per pigrizia, un po’ per vita, ti perdi. questo per me è stato un mezzo per ritrovarsi.
a proposito. dicevano oggi che i ragazzi perdono in media al massimo 2 ore al giorno per comunicare a quattr’occhi con qualcuno. contro le circa 8 ore dei tempi nostri (miei). la maggior parte la passano chattando o attraverso sms, facebook e quant’altro. ecco, questo mi preoccupa, fa riflettere. mia figlia, ancora alle elementari, qualche giorno fa si è lamentata perchè tutti i suoi compagni di classe hanno msn (alcuni sono anche iscritti su social network di giochi e chat). le ho risposto “te lo scordi”. quando replicando mi ha detto “ma io sono sola, nn ho fratelli ne amici con cui giocare” le ho detto che poteva invitarli a casa come ha sempre fatto e giocare insieme, de visu, coi loro trabiccoli e nintendo ecc. il fatto é che molti genitori, almeno nella città in cui vivo, preferiscono lasciare i loro figli davanti ad un pc per comodità , per nn doverli accompagnare ne riprendere ecc. casa mia è sempre aperta per le amichette di mia figlia. msn, no. se proprio vuole, usa il telefono.
di Nuvolavola 23 febbraio 2009 at 6:53 PMa me pare che
oggi come oggi
sia molto più IN chi non è iscritto
chi non s’è mai iscritto a feisbuc
e non il contrario
per quanto mi riguarda
non mi sono mai posto la questione
“mi creo o non mi creo ‘sto benedetto profilo?”
per due ragioni
1 di fare nuovi incontri
magari a scopo scopatorio
(perchè nonostante molti cerchino di “nobilitare” la loro presenza su feisbuc adducendo motivazioni le più varie e strampalate in realtà la ricerca di una “copula facile facile” la fa da padrona…e diciamolo cazzo! anzi scriviamolo)
di ritrovare vecchi compagni di merende
di scoprire cosa hanno combinato in tutti questi anni tizio e caio e sempronio
e di rendere noto quello che magari ho combinato io
insomma di tutto questo
non me ne può fregare di meno
e se certa gente l’ho persa per strada un motivo ci sarÃ
e non ho alcuna intenzione di sovvertire attraverso l’uso di un social network
ciò che ha naturalmente stabilito il corso della mia vita
mortale o immortale che sia
su questo punto avrei molto altro da aggiungere ma…vabbè…
2 ritengo FONDAMENTALE la questione che vi sia un tizio su questa terra
un tipo di certo in gamba
un tipo scaltro come una faina
mica un pirla insomma
un tipo che sta facendo una vagonata di milioni di dollari
certo gli va dato merito per questo
aver messo a frutto le sue conoscenze e la sua creatività per arricchirsi
ma se il tizio in questione è un fottuto nazista
che fomenta idee naziste
e magari finanzia “campagne naziste”
beh…che io
io
io
più o meno inconsapevolmente
debba contribuire a gonfiargli il portafogli
NON ESISTE PROPRIO!
vabbè
qui mi fermo
fra non molto qualche altra bella pensata invaderà il web
e tutti quanti in massa ci si ritroverà per altri lidi
avviene
che ne so
per i pub o le discoteche o i ristoranti
non vedo perchè non possa avvenire in rete
è sempre lo stesso fenomeno
quello delle aggregazioni in determinati luoghi
poi
una volta che hanno perduto il loro appeal
si verificano esodi biblici
in luoghi ritenuti più ameni
aggiungo solo una cosetta
veloce veloce
rinunciare all’acquisto di una maglia di un determinato colore
(che magari pure ci piace…sia la maglia…sia il colore)
anche se pare un atto di ribellione ai diktat che ci propugnano i creatori di moda
ecco
il rinunciare a compiere un gesto per il fatto che quel gesto lo compiono tutti
a me pare un atto di assoggettamento ai diktat di cui sopra
ed il creatore di moda (quello “bravo” intendo)
non solo si interessa all’indirizzamento dei gusti in una certa direzione
ma si occupa anche di coloro i quali già immagina non andranno in tale direzione
e taaac!
quatto quatto
silenzioso silenzioso
bello invisibile
ti piazza i suoi bei prodottini alternativi da un’altra parte
uno ci casca dentro fino al midollo
credendo di essere libero come un augel di bosco
ed invece
bello ignaro e magari bello tronfio della propria solitudine emancipata ed emancipante
gonfia lo stesso portafoglio che contemporaneamente gonfia
in altri luoghi chi compra quella maglia
di quel colore
quella che va per la maggiore
quella che ce la indossano tutti
quella che se ce l’hai sei un figaccione della madonna
altrimenti sei una cacchina di piccione
ma questa è un’altra soria
ciao
credo di averti
di gaggio 24 febbraio 2009 at 7:15 amed avervi tediato
quanto basta
sintassi addio!
e poi
“quella che SE la indossanno tutti”
e non CE
naturalmente
di gaggio 24 febbraio 2009 at 7:19 amE scusami, con quale nome ti trovassi? 😛
di latendarossa 24 febbraio 2009 at 9:39 amTranquilla Frà ….assolvi i tuoi commentatori.
di jouy 24 febbraio 2009 at 1:41 PMUn abbraccio, carla
bon Gaggio, sarà anche. io, ch faccialibro proprio non mi interessava, ci sono entrata solo dopo aver scoperto che il mio compagno stava lì da mesi. e solo per questo motivo (volevo vedere di cosa si trattasse e magari se lui fosse lì per intenzioni scoperecce, come dici tu). il resto l’ho scritto sopra.
di Nuvolavola 24 febbraio 2009 at 1:54 PM@nuv sono d’acordo con @gaggio quasi al 100%. Ho visto che lo hai letto per cui, non mi ripeto. Sono d’accordo meno che su una cosa: i colori.
di Fraleforever 24 febbraio 2009 at 5:36 PM@gaggio vedi sopra. A parte che non mi hai tediato nemmeno un pò, e che mi sono davvero fregata le mani nel vedere che c’è qualcuno che scrive mentre pensa e non si cura troppo della sintassi, anche se gli piacciono da matti quelli che sanno i congiuntivi, ma si lasciano andare senza complicazioni allo scrivere…
senti gaggio, a me capita di desiderare una cosa l’anno prima che vada di moda. Che quando la vorrei io tutti dicono bleh, che schifo, e l’anno dopo si farebbero a pezzetti per averla. A me quando l’anno dopo “quel colore” riempie tutto l’universo mondo, non mi piace più… e un pò mi fa bleeh!. Infatti mi vesto quesi sempre di “nero”. Insomma mi dicono “eccentrica”. (Ma come me piaciono ‘ste parole a me…)
@Tend caro non mi trovi lì, almeno che NON abbiano ottemperato alla mia richiesta di cancellazione.
Vedi che poi sto FB non serve. Noi ci siamo incontrati per caso, e per caso poi…. abitiamo vicini… e possiamo essere veri. E non soltanto virtuali.
gaggio, mi pare che tu dica tutto e il contrario di tutto…
che l’anticonformismo a tutti i costi o fine a se stesso sia una forma di conformismo anch’esso è come fare la scoperta dell’acqua calda…
il problema non è solo perchè Fb sì o Fb no, o pro e contro di mettersi in vetrina senza dire nulla… il problema è anche interrogarsi se uno strumento sia davvero utile, stimolante ed interessante come tutti sembrano volerci far credere…
ma questo discorso vale anche se compri un libro o vai a vedere un film o scegli un programma televisivo o decidi di mettere una ics su una scheda elettorale…in ogni cosa che fai, indotta o meno consapevolmente, stai scegliendo…
poi, che Fb sia scopereccio o meno non lo so, a quanto mi risulta, ci sono molti blogger che acchiappano alla grande anche qui…così come ci sono blog sessisti, nazisti, fascisti, razzisti anche su Splinder e le stesse obiezioni che muovi a Fb potrebbero valere, quindi, anche per i blog…
ciao 🙂
di BaroneAgamennone 24 febbraio 2009 at 5:43 PMBar? blog scopisti? Davvero?!
di Fraleforever 24 febbraio 2009 at 6:07 PMMannaggia gli -ismi e chi li ha inventati…
Frà , se ti serve qualche link scopereccio, chiedi pure eh? ah ah!
di BaroneAgamennone 24 febbraio 2009 at 7:17 PMcaro barone
è naturale che io NON ho intenzioni di scoprire nulla di nuovo
e poi nel mio commento mi sono riferito esclusivamente alla percezione che ho IO dei social network
se avessi voluto scrivere della bloggosfera e dei suoi connotati
quelli che per me paiono i suoi connotati
lo avrei fatto
potrei farlo ora
ma non mi va
il fatto che abbia “impallinato” feisbuc non implica affatto che non possa fare lo stesso per il blog
o le chat
o quant’altro
non è poi così importante conoscere il mio parere su tutto questo
e neppure interessante
e neppure illuminante
vabbè ciao
di gaggio 24 febbraio 2009 at 11:39 PM@gaggio? Perchè non importante? Il parere di chi esprime il proprio pensiero senza voler primeggiare, nè entrare in competizione, e senza presunzione, mi sembrano le espressioni più… più…. più… vabbè uso un tuo avverbio: interessante.
di Fraleforever 25 febbraio 2009 at 4:02 PMCiao Gaggio
@bar e in questi siti, indirizzi, che mi potresti linkare cosa succede? Salta fuori dallo schermo ciò che ti farebbe piacere per una serata? Oppure si resta sempre sul virtuale?
Vabbè… però devo dirti la verità , mi sembra così poco “umano” cercare scopate sul web… forse, non so, si è talmente soli che “sognare” che dietro lo schermo ci sia una vita vera aiuta…. mah!
Ho i miei dubbi.
Ciao Frale:)
di sgnapisvirgola 25 febbraio 2009 at 9:33 PMEntrai su FB alcuni mesi fa per curiosità , non sapevo cosa fosse. Per molto tempo non capii nemmeno cosa succedesse, tante inutili segnalazioni e poco tempo da dedicare. FB è velocissimo, occorre esserci continuamente altrimenti perde buona parte della sua utilità , inoltre segnala anche quante volte vai al cesso a tutti e in contempornea. Se ami la privacy è meglio lasciar perdere.
Stavo tranquillina nel mio pseudo anonimato quando hanno cominciato a ripescarmi amici e conoscenti che non sentivo/vedevo da decenni. Allora mi sono incuriosita oltre che un po’ infastidita, del fenomeno. Esisti se sei lì sopra purtroppo, altrimenti non sei. Quando capirò chi c’è dietro davvero a questo infernale meccanismo allora sarò in pace. Intanto mi aspetto che compaia anche la mia noni morta più di tre anni fa, mentre galleggio in questo mondo globale/virtuale di una pochezza devastante. E’ tutto così caotico che non capisci nemmeno cosa stai leggendo, da chi, e per chi. Ma soprattutto viene da chiedersi: perchè?
Nacque per il mondo scolastico, per i compagni di classe che si volevano ritrovare. Ora c’è tutto il mondo in vetrina come dici giustamente tu, una mescolanza di idiozie e cose serie. Perchè ci sono anche quelle solo che non è facili individuarle. Stavo per staccare la spina quando vengo a sapere che c’è la mia azienda, che c’è la concorrenza, che ci sono i miei colleghi, che c’è il mondo del lavoro. Il mio. Sono rimasta, non posso e non devo essere tagliata fuori. Finora non ha cambiato nulla e non ha portato nulla di particolare nella mia vita, tranne qualche fantasma del passato che spero di richiudere alla svelta nell’armadio, non mi ci sono buttata mente e corpo, però sono ancora lì, ogni tanto faccio un test, mando un saluto, scrivo due sciocchezze. Di certo una cosa: mentre sul blog possono passare secoli prima che io riveda una persona, o ricevere risposta ad una mail privata, con FB di solito la risposta è immediata. Un bel poutpourri di blog,sms,mms, youtube,chat,email,gruppi di discussione,bacheca universitaria, annunci sui giornali, telefonate in radio, lettere al direttore, agenzie matrimoniali,e di viaggio.
Non credo che sostiutirà tutto questo però sarò uno strumento di comunicazione con cui fare i conti nei prossimi tempi.
Intanto qualcuno classifica e codifica e prende nota. Di tutto.
e quando quelli che mettono a disposizione degli âamiciâ pure le foto degli acari del materasso si renderanno conto che la loro vita è entrata nel database del GrandeFratello, e si ritroveranno a comprare ettolitri di succo di mirtillo che non hanno mai voluto
ahah, stupenda 🙂
di Yzma 26 febbraio 2009 at 3:22 PM