Archive for gennaio 2010

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Vendoliamoci

31 gennaio 2010

El capitalismo foraneo

 

Solo l’essere amati, solo l’essere

voluti conta: non l’amare, non

il volere. Mio zio si è suicidato

perché aveva investito tutti i suoi

risparmi (trent’anni da elettricista

dentro una fabbrica di alimentari

la Chiara & Forti di Silea, TV)

in un’operazione finanziaria

che acquistava terreni in Romania.

(Il primo supermercato di Bucarest

è stato aperto dai soldi italiani).

Mio zio era sindacalista cattolico,

scapolo, in casa badava a mia nonna

(cioè sua madre), nella campagna veneta.

Spesso le tragedie in Veneto tendono al

patetico. Qualcuno si ricorda

di Giorgio Mendella? Quell’uomo brutto

che si vedeva di notte in tivù,

tra un canale di fiche e uno di tette?

Vendeva la Romania agli italiani,

trionfava nelle convention (a Viareggio,

millenovecentonovantatre).

Ai suoi telespettatori notturni

prometteva di guadagnare molto.

Di recente è stato assolto dal reato

di associazione a delinquere. È

stato considerato prescritto il

reato di truffa aggravata e

continuata. È stato condannato per

la bancarotta fraudolenta della

holding finanziaria Intermercato. È

latitante. Mio zio mi ha domandato

"se mi aiuti a scrostare via la ruggine"

dalla rete di recinzione. "Zio!

Non ti sembra ora di cambiarla? È

marcia!" Quando l’abbiamo ritrovato

nella Fiat Ritmo, è risultato chiaro

che non aveva più una lira per

cambiare né la rete né la vita.

(A proposito, sconsiglio chiunque

di suicidarsi con i gas di scarico:

la faccia ti diventa una bistecca

metà cotta e metà cruda, perché

il sangue tenta di scappare da

un corpo che sta morendo asfissiato,

e si raggruma tutto in una guancia,

calcia dentro un occhio, lo fa scoppiare).

Mio zio è stato ucciso dalla tivù.

La televisione gli ha chiesto soldi,

lui le ha dato anche la vita. Perciò

io la capisco quella casalinga

che a cinquant’anni ha fatto la puttana

per pagare i debiti a Vana Marchi e al

maestro di vita do Nascimiento

(la tivù ti dà i numeri del lotto,

sa come liberarti dal malocchio,

ma soprattutto riesce a farti andare

di notte a spompinare per le strade).

Capisco gli elettori del padrone

di mezza Italia, perché nella vita

l’unica cosa che conta è incappare

in qualcuno che voglia la tua vita.

Silvio Berlusconi mi vuole, mi ama,

mi fa sentire che ho anch’io qualche cosa

da dargli, che a lui risulta gradito!

La mafia, il Papa, la televisione,

Gianni Agnelli e gli industriali del Nord,

la pubblicità, il campionato, il festival

di Sanremo si accaparrano me.

Il potere mi vuole! Vuole me!

Solo la vita spesso non mi vuole.

Non si vive se nessuno ti vuole.

Mi volete forse voi comunisti?

Mi volete forse voi democratici

di sinistra? Mi bramate con tutte

le vostre forze come mi dimostra

(con mille prove d’amore fedele)

di bramarmi il mio dolce Berlusconi?

Sono la Romania dopo la fine

dell’impero sovietico. È bellissimo

che arrivino finanziamenti esteri,

è commovente sentirsi contesi.

È luminoso, è nuovissimo questo

supermercato aperto nel mio cuore.

 

Tiziano Scarpa (dalla raccolta Non siamo in vendita)

 

 

 

 

 

 

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La striscia rossa

27 gennaio 2010


«Le sofferenze che abbiamo patito non erano solo causate dal nemico, ma anche dall’indifferenza. Ricordate: il contrario dell’amore non è l’odio ma l’indifferenza, il contrario della vita non è la morte ma l’indifferenza»
Eli Wiesel ai bambini italiani

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Rumori e suoni

24 gennaio 2010

Ieri sul terrazzo di casa c’era il sole.
Mi sono sdraiata annusando l’odore già di primavera. La mia ginestra sta per fiorire. Ho chiuso gli occhi e ho provato a riconoscere i suoni che arrivavano…. Oltre qualche passerotto… il resto erano rumori….
Allora ho pensato ai suoni che mi piacciono di più:

Mi piace sentire il suono della pioggia quando sto a letto, pioggia leggera e fine che devi stare attento(piove o no? Si piove!)
Non mi piace lo scrosciare delle grondaie.

Mi piace il ron ron del gatto quando fa le fusa dopo che ha mangiato, quando non lo fà perchè è un seduttivofigliodiputtana, ma perchè ti vuole bene…
Non mi piace il miagolio dei gatti in amore…

Mi piace il suono del vino… quando scivola nel bicchiere, con la sua rotondità ancora da svilluppare all’aria.
Non mi piace il botto del tappo esagerato, mi fa pensare alla troppa anidrida carbonica.

Mi piace sentire i bambini quando ridono al cinema guardando i cartoni animati.
Odio i commenti alla scene del film di quelli che mi stanno dietro.

Adoro la voce di Paul Stanley..
E Povia mi fa orrore.

Il frigolio dell’olio quando ci lasci scivolar dentro le zeppole.
Non sopporto il vociare ai  di Mc donalds, o nei ristoranti con una acustica pessima che devi alzare la voce per parlare.
Mi piace Mozart (tutto)
Non capisco Bach (quasi tutto)

Le frasi smozzicate dei romani
Le vocali chiuse dei milanesi non mi sono piacevoli, quelle gutturali dei tedeschi mi spaventano.

La voce più bella  Bogart: "Suonala ancora Sam"

Gli angeli devono avere una voce così…

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